La libertà e l’amore di Dio, la libertà dell’uomo.
Il giudice e la vedova (18,1-8)
Il narratore stesso della parabola indica il punto decisivo: se persino un giudice come questo cede alle richieste di una debole vedova, perché Dio non dovrebbe prestare ascolto ai suoi eletti che invocano la venuta del giorno in cui sarà fatta giustizia? In tal modo la parabola dona all’uditore la certezza della correlazione tra la sua preghiera per la venuta della fine ed il suo esaudimento da parte di Dio. E con ciò essa gli assicura anche la libertà di abbandonarsi, perciò che riguarda la fine, solo alla sua preghiera. Lo libera dalle proprie opere, nelle quali potrebbe essere tentato di vedere un mezzo per affrettare la fine. Gli restituisce la libertà di presentare le sue preghiere, e precisamente delle preghiere che non hanno altro da offrire che se stesse.
Colui che è in grado di rivelare tali correlazioni, deve essere ricolmo di certezza sulla prossimità della fine. Deve essere convinto che l’esaudimento di quella preghiera da parte di Dio è già in atto.
E non è appunto questa la certezza di Gesù, che nella sua parola e nella sua opera il regno di Dio, il giorno della giustizia, si è fatto vicino? Non è Gesù colui che chiama i suoi seguaci a pregare per la venuta del regno (Mt 6,10)? (…)
E non è appunto questa la certezza di Gesù, che nella sua parola e nella sua opera il regno di Dio, il giorno della giustizia, si è fatto vicino? Non è Gesù colui che chiama i suoi seguaci a pregare per la venuta del regno (Mt 6,10)? (…)
Allora è la parabola stessa l’evento del farci vicino del regno di Dio, in quanto all’uditore viene assicurata la certezza che la sua preghiera per la venuta del regno dei cieli verrà esaudita. Ed allo stesso tempo viene salvaguardato che il regno è di Dio, dal momento che il rapporto dell’uomo col regno di Dio, la preghiera, è tale da lasciare intatta la libertà di Dio. La parabola riesce così ad esprimere l’amore di Dio (che esaudisce le preghiere umane) senza deformare la libertà di Dio in un rapporto di dipendenza. Questa parola rispettosa della libertà di Dio crea spazio anche per la libertà dell’uomo, liberandolo dal peso di dover mirare alla venuta del regno di Dio attraverso le proprie opere e donandogli così il tempo per l’amore nei confronti dell’altro.
(Hans Weder)
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