Le Chiese protestanti di Milano si
rivolgono a tutti coloro che si interrogano sul senso della propria fede
cristiana, o che liberamente desiderano ascoltare e condividere l’annuncio
della Parola di Dio, o anche solo trovare uno spazio di accoglienza e confronto
su questioni spirituali e civili. Le comunità si aprono alla città consapevoli
che solo attraverso un incontro gioioso, solidale e condiviso possiamo ricevere
le parole di libertà pace e redenzione donate a noi dall’Evangelo di Gesù.
Per quanto riguarda la realtà milanese,
le Chiese evangeliche sono da anni impegnate nel movimento ecumenico per
l’unità dei cristiani. Ecco perché fanno quasi tutte parte nella nostra città
del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano (CCCM): una comunione di Chiese
che lavorano assieme per testimoniare la fede in Gesù Cristo quale Dio e
Salvatore secondo le Scritture. Non va dimenticato anche l’impegno di molte
Chiese protestanti nel dialogo interreligioso con le fedi viventi non
cristiane: un impegno che si traduce nella partecipazione di battisti,
luterani, metodisti e valdesi al Forum delle Religioni di Milano, un organismo
costituito negli anni recenti proprio per favorire il dialogo e la pacifica
convivenza fra le tante tradizioni religiose oggi presenti nella nostra città.
Occorre
ricordare poi ricordare l’irrinunciabile dialogo avviato da diverse Chiese
cristiane, fra cui anche quelle evangeliche, con il mondo ebraico, come pure
l’impegno delle Chiese protestanti nell’accoglienza dei migranti. Fra le tante
iniziative di rilievo portate avanti dalle singole Chiese in città, va ancora
citato il Centro Culturale Protestante, fondato dalle Chiese battiste,
metodiste e valdesi con l’intento di offrire alla nostra città uno spazio di
riflessione ed approfondimento sulla cultura protestante nelle sue molteplici
articolazioni, aperture e sguardi sul mondo, ma anche su importanti tematiche
culturali e politiche. È caratterizzato da una pluralità di offerte che
spaziano da conferenze e seminari a cicli di studio biblico. Vi vengono inoltre
organizzati concerti e mostre d’arte, dibattiti e corsi di ebraico biblico
nell’intento di creare
una realtà aperta al dialogo, senza impianto
confessionale né finalità di proselitismo. In ambito culturale, segnaliamo anche la libreria Claudiana, aperta dal 1968, che si
caratterizza come libreria specializzata di cultura religiosa attenta ai
problemi del mondo contemporaneo. Facente parte del circuito delle librerie
indipendenti milanesi, offre ampi settori di specializzazione su tematiche
inerenti la Bibbia, la teologia, la storia del cristianesimo, l’ebraismo,
l’islam, le altre religioni e forme di pensiero; libri di narrativa, storia, psicologia,
attualità, filosofia ed un settore di letteratura per ragazzi; libri di
approfondimento e di riflessione, così come libri di svago: una attenta
selezione dell’offerta di lettura che vuole avere come unico criterio la
qualità del prodotto.
I BATTISTI
I battisti
nascono in Inghilterra e Olanda agli inizi del secolo XVII come un movimento di
rinnovamento religioso all’interno della tradizione riformata, calvinista,
puritana e radicale. Questi gruppi radicali inglesi si erano separati della
Chiesa anglicana perché non riconoscevano al re l’autorità suprema sulla
chiesa, volevano separare la chiesa dallo stato (per questo motivo furono
chiamati Separatisti). Perseguitati ferocemente in Inghilterra alcuni di questi
gruppi emigrarono in Olanda, dove una di queste comunità giunse alla
conclusione che la chiesa dovrebbe essere costituita da credenti battezzati e
decisero di battezzarsi di nuovo costituendo nel 1608 la prima chiesa battista.
Ritornarono in Inghilterra e da lì si espansero rapidamente nei paesi anglosassoni
soprattutto negli Stati Uniti e dopo il secolo XVIII in tutto il mondo. Le
chiese battiste rappresentano una delle realtà cristiane più numerose in america
del nord e nel mondo. In Italia le prime chiese sorsero ad opera di missionari
inglesi e americani nel periodo del Risorgimento. la prima chiesa italiana
nacque nel 1863, riguardo la chiesa milanese fu fondata dieci anni dopo, nel
periodo che vede la grande crescita demografica della città avvenuta in seguito
allo sviluppo industriale. Oggi nel nostro paese le comunità battiste sono
circa un centinaio, sono autonome a livello locale ma in comunione con le altre tramite
un organismo centrale chiamato UCEBI (Unione Cristiana Evangelica Battista in
Italia).
I LUTERANI E RIFORMATI
La Chiesa
Cristiana Protestante di Milano, che raccoglie al suo interno le componenti
luterana e riformata, si colloca nella tradizione della Riforma protestante
avviata da Martin Lutero, Ulderico Zwingli e Giovanni Calvino che richiamano la
Chiesa ad una riscoperta dell’Evangelo e ad una nuova aderenza al messaggio di
Gesù. Condivide con le altre chiese della tradizione riformata le basi confessionali
e le differenze con la Chiesa cattolica. In Italia una breve ma intensa ondata
di luteranesimo attraversò il Paese nel XVI secolo ma solo la comunità
veneziana riuscì a sopravvivere all’inquisizione. Le Origini della Chiesa
milanese risalgono al 1850, quando in seguito all’arrivo in città di numerosi
imprenditori e commercianti di origine tedesca e svizzera, viene concessa dal governo
austriaco la possibilità di tenere dei culti in forma però strettamente
privata. Sarà solo nel 1864 che il primo tempio protestante milanese vedrà la
luce nell’odierna via Marco Dé Marchi, dove lo troviamo ancora oggi. La Chiesa
Cristiana Protestante è impegnata sia sul fronte culturale (concerti,
conferenze e di recente l’Orto della Fede, realizzato nel giardino antistante
il tempio), sia su quello sociale dove si occupa di sostegno alle persone
bisognose. Assecondando la composizione bilingue della comunità, composta di un
migliaio di persone di molteplici estrazioni culturali, svolge le sue attività
in Italiano e Tedesco.
I METODISTI
Il metodismo
nasce, per opera di John Wesley, come movimento di risveglio e di riforma nei
confronti della chiesa nazionale, Anglicana, nell’’Inghilterra del Settecento,
paese che stava affrontando i complessi problemi, sociali ed etici, della rivoluzione
industriale. Poco incline all’elaborazione teologica, il metodismo –ben presto costretto
ad organizzarsi come chiesa indipendente - si caratterizza soprattutto per il
grande risalto dato al ruolo della Bibbia nella vita del credente, che
conduce ad una profonda trasformazione interiore. Sviluppato prevalentemente in
ambienti popolari e diffusosi ben presto in tutto il mondo, il metodismo è
particolarmente impegnato nel sociale In Italia la predicazione metodista ha
inizio con la seconda metà dell’Ottocento e dà luogo alla formazione di numerose
comunità sparse ovunque nel Paese:
presente a Milano dal 1862, seguendo la sua inclinazione, si occupa da subito di
migliorare le condizioni morali e culturali degli strati più poveri della
popolazione, richiamata in città dalla prospettiva di condizioni di vita
migliori.1979 ha preso il via l’integrazione fra le Chiese metodista e valdese dà
luogo ad una gestione comune della vita ecclesiastica nel quadro di
mantenimento, per ciascuna di esse, della propria identità e tradizione.
I VALDESI
Un forte senso
comunitario è sempre stato una caratteristica dei valdesi, fin dai tempi del
suo fondatore: quel Valdès, o Valdo, mercante di Lione, che sul finire del XII
secolo, ancor prima di san Francesco, diede via tutti i suoi beni, per fondare
un movimento di rinnovamento religioso, basato sul ritorno alla povertà
evangelica, e sulla predicazione
della Parola biblica da parte di laici itineranti. Dopo essersi diffusi
rapidamente in Europa col nome di Pauperes Christi, e a volte anche di Poveri
Lombardi, i valdesi furono scomunicati e ripetutamente combattuti, ma
sopravvissero nelle Alpi occidentali, per poi aderire alla Riforma protestante,
già nel 1532. Perseguitati ancora, specie nel XVII secolo, dai Savoia e dai
francesi, riuscirono a perdurare fra i monti a ovest di Pinerolo (le cosiddette
Valli valdesi), finché solo il 17 febbraio del 1848 ottennero il riconoscimento
dei diritti politici e civili, da parte del re Carlo Alberto di Savoia.
Appartenenti oggi alle Chiese riformate evangeliche, i valdesi costituiscono
dunque la più antica comunità protestante italiana, e l’unica “eresia”
medioevale scampata alle persecuzioni. A Milano, dopo aver fondato una “schola”
già nel 1199, tornarono con l’Unità di’Italia e attualmente sono circa un
migliaio (30.000 in tutta Italia e 15.000 in Uruguay e Argentina). Retti da
un’organizzazione non gerarchica ma democratica e assembleare (tutte le cariche
sono elettive e a tempo) hanno la loro massima autorità nel Sinodo che si riunisce
una volta l’anno a Torre Pellice (TO); a livello locale invece le questioni correnti
sono seguite da un consiglio di chiesa, o concistoro, mentre le decisioni più
importanti sono affidate all’assemblea comunitaria.
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