campagna a sostegno della Scuola di Gomme promossa da
La Scuola di Gomme
Una struttura in bioarchitettura per i bimbi beduini di
Alhan Al Ahmar
La
Scuola di Gomme di Alhan al Ahmar, in Cisgiordania, è stata realizzata da Vento Di Terra ONG nel 2009 grazie al contributo della
Cooperazione Italiana, con il supporto della rete dei Comuni di sud Milano,
della Conferenza Episcopale Italiana, del Commercio Equo e Solidale e di
numerose associazioni.
Il pool
di architetti ArCò,ha elaborato il progetto architettonico e seguito il
cantiere. Per la costruzione sono stati utilizzati 2.200 pneumatici usati e le
strutture sono state realizzate in due settimane utilizzando il metodo
dell'autocostruzione. Gli edifici, per non contravvenire ai regolamenti
militari un vigore nell'area, sono stati realizzati senza fondamenta e dunque
"non permamenti". Nell'edificazione sono state utilizzate argille e
pietre locali, riducendo al minimo l’impiego di cemento.
La
scuola è stata inaugurata il 5 novembre
2009 alla presenza dei consoli italiani Luciano Pezzotti e Francesco
Santillo, dei rappresentanti delle municipalità di Bresso, Cesano Boscone,
Cormano, Corsico e di rappresentanti delle principali religioni di queste
terre.
La
scuola si trova in “Area C”, una zona della Cisgiordania sotto il completo controllo
israeliano. L’appezzamento desertico che
ospita da diversi anni la comunità Jahalin è stato rivendicato dai coloni che
abitano il vicino insediamento di Kfar Adumim.
La scuola è stata più volte obiettivo di incursioni da parte di gruppi
di coloni israeliani armati che spesso hanno intimato agli insegnanti e agli
alunni di interrompere le lezioni e abbandonare gli edifici. I membri della
comunità ed, in particolare, la direttrice della scuola sono stati più volte
oggetto di aggressioni verbali e minacce da parte dei coloni.
Nel 2010
è stato inaugurato il secondo anno scolastico ed è stata istituita la quinta
classe.
Il 15
maggio 2010, anniversario della Nakba, il primo ministro palestinese Salam
Fayyad ha visitato la scuola accompagnato dai rappresentanti della Commissione
europea per i Diritti umani, Kristalina Georgeva e dell’ONU, Valerie Amos.
Le
sfide della Scuola di Gomme
Dal 2009
la Scuola di Gomme è sotto la continua minaccia di demolizione da
parte dell'Esercito Israeliano e delle
pressioni dei coloni degli insediamenti limitrofi di Maal Adumim, Kfar Adumim,
Efrat Adumim e dell'impresa di costruzioni stradali Maat Roads.
All’inizio
del 2011 sono arrivati nuovi ordini
di demolizione nei confronti del villaggio di Al Ahmar e delle comunità vicine.
Il patrocinio legale delle decine di procedimenti attivi nei confronti dei
beduini è stato assunto dal Norvegian Refugee Council, finanziato tra gli altri
dal Consolato Italiano.
Nel
frattempo la società Maat, contravvenendo agli accordi presi, non ha costruito
un’uscita dell’autostrada per il villaggio. La comunità e la scuola, sono
rimaste isolate senza possibilità di accesso dai due lati.
In
agosto il movimento dei coloni ha
inoltrato una petizione alla Corte Suprema che ha riaperto il procedimento di
richiesta di chiusura e demolizione della scuola sul quale si riservava di
esprimere una sentenza definitiva entro il prossimo 30 novembre, sentenza che è
stata posticipata a data da destinarsi.
Ad
ottobre l’ UNRWA (l’agenzia ONU responsabile dei progetti per i rifugiati
palestinesi) ha lanciato la campagna internazionale “Don’t demolish my future”,
contro le demolizioni di edifici scolastici, alla quale ha aderito anche
l’UNICEF.
Anche
Amnesty International ha promosso
un’azione per fermare la demolizione della scuola.
Vento di
Terra ONG ha lanciato la campagna a sostegno della Scuola di Gomme, “Chi
demolisce una scuola demolisce il futuro” sul sito http://ventiditerra.wordpress.com/31-2/
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