Non abbiate paura della tenerezza!


Bisogna non avere paura dell’amore e della tenerezza che lo esprime. Come mai, per prima cosa, il nuovo papa ha fatto questa esortazione che sembra così bizzarra? Noi abbiamo paura della cattiveria, dell’odio, delle divisioni, delle minacce, dell’inimicizia da cui cerchiamo di difenderci in tutti i modi, ma chi ha mai pensato che si potesse avere paura della bontà, dell’amore? Invece è proprio così. Moltissimi ne hanno paura. Perché l’amore è un lavoro, un cimento, l’amore va osato. Esso non è un dono innocuo. Ti mette in questione, ti impegna, ti cattura, ti cambia. E siamo in molti che non vogliamo essere cambiati. Cambiare è una fatica. Cambiare abitudini forse è facile. Cambiare vita è ancora possibile. Ma cambiare mente – che è poi una conversione - è la cosa più difficile. Così queste parole di papa Francesco ci rassicurano, perché vuol dire che conosce l’animo umano.

(Raniero La Valle)

3 commenti:

  1. Scusate la mia inquietudine che forse rischia d'apparire un tantino fuori riga, ma egli conosce ancor di più l'animo umano in quanto gesuita (ironico pensiero). A me questa improvvisa rivisitazione di ciò che avrebbe dovuto essere da sempre in quanto chiesa di Cristo mi sa di operazione "bontà ritrovata", nel senso che era stat persa o mai avuta... polemico, si, fortemente nel dubbio... mi dispiace dunque non credere a questa parabola di Romana Chiesa e pensare di contro a qualcosa di molto molto inquieto. spero di sbagliarmi... un abbraccio, un evangelico...

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  2. Grazie caro fratello! Alla chiesa cattolica il compito di accreditarsi in modo nuovo senza sperare che possa fare tutto il papa. Tutti i cattolici devono rimboccarsi le maniche. Gabriele A.

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  3. Però vorrei fare una domanda, ammesso e non concesso che il nostro caro fratello evangelico abbia ragione ad arrovellarsi in tutti i suoi dubbi e pregiudizi, perchè non rivela la sua identità con nome, cognome e provenienza? Forse ha paura d'essere amato? (o non amato?). Non si preoccupi, è una paura condivisa come quella d'amare e di non riuscire ad amare.
    Silvio Toninelli - Bollate

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