«Signore, questa parabola la dici per noi, o anche per tutti?» (Lc 12,41)
E’ la domanda di Pietro a Gesù, ascoltato un suo racconto.
Una domanda che tutti i martedì sera a cominciare dal 10 gennaio ci porremo nel gruppo di studio biblico presso la chiesa battista di Bollate rimettendoci in ascolto delle parabole di Gesù nel vangelo di Luca.
Una domanda che tutti i martedì sera a cominciare dal 10 gennaio ci porremo nel gruppo di studio biblico presso la chiesa battista di Bollate rimettendoci in ascolto delle parabole di Gesù nel vangelo di Luca.
Tutti e tre i Vangeli sinottici (Matteo, Marco, Luca) riportano parabole, e alcune sono comuni a tre Vangeli, altre a due, altre sono esclusive di ciascuno; in alcuni casi troviamo versioni di parabole canoniche in Vangeli apocrifi (particolarmente nel Vangelo di Tommaso).
Ma indubbiamente – e questo spiega la scelta del Vangelo di Luca come punto di riferimento – è proprio Luca che ne riporta il maggior numero e almeno la metà sono presenti soltanto nel suo Vangelo: evidentemente a questo evangelista, che manifesta doti letterarie spiccate in tutta la sua opera (Vangelo e Atti degli apostoli), la parabola è apparsa una forma particolarmente efficace e appropriata per raccontare Gesù. Scrive un autorevole biblista: «Le parabole non sono alla periferia del vangelo, ma al suo centro».
Porsi in ascolto del “repertorio d’oro” delle parabole nel vangelo di Luca, è andare al cuore della buona notizia di Gesù di Nazareth uomo e Dio.
Gabriele Arosio
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