letti per voi


Questa pagina inaugura una nuova sezione del blog dal titolo "Letti per voi".
Siamo tutti invitati a contribuire inviando i nostri commenti su libri che abbiamo letto. Il primo, lo ha inviato Gabriele Arosio, riguarda il testo che sarà ripreso nel programma
"Progetto sviluppo" dellla Chiesa Battista di Bollate.
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Giampiero Comolli, Grammatica dell’ascolto, Messaggero Padova

E’ davvero incontestabile l’affermazione: viviamo in un Italia sempre più multi religiosa e multi confessionale.
Due sembrano essere i fattori alla base di questa novità: la massiccia immigrazione che ha portato da noi un arcobaleno di presenze religiose e una maggiore permeabilità sociale che ha ridotto le file cattoliche e accresciuto la libertà di conversione.
Semmai è scarsa la percezione di questo fenomeno. Nell’immaginario collettivo è viva l’impressione dell’”invasione” musulmana e si ignorano altre presenze molto significative.
Chi l’avrebbe mai detto, ad esempio, che il tempio sikh più grande d’Europa si trova a Pessina Cremonese? O che il monastero buddista tibetano più grande d’Europa si trova a Pomaia (Pisa)?
Davanti a noi italiani sta dunque un cammino importante tutto da fare.
Imparare ad ascoltare ciascuno la diversità dell’altro, imparare l’alfabeto di questo ascolto.
In una prima fase certo è necessaria l’informazione per conoscere e capire.
Ma poi occorre andare avanti.
Dagli altri si può ricevere e imparare.
Per questo è davvero da consigliare la lettura del libro di Giampiero Comolli, giornalista e scrittore milanese, noto come infaticabile animatore del Centro culturale protestante di Milano.
Testo agile e scorrevole, del tutto privo di ridondanze o osservazioni superflue, può essere letto davvero da tutti.
Cerca di articolare una possibile “grammatica per accogliere racconti di fede”, di qualsiasi fede.
Può quindi costituire un utile riferimento per orientare in maniera costruttiva la maturazione delle persone in relazione multi religiosa, ma, a mio avviso, può essere letto in modo proficuo anche da chi frequenta gruppi biblici in ambito cristiano in cui sia prevista una condivisione.
Ciò che si intuisce è la profonda sapienza di chi lo ha scritto.
Gli esempi riguardano sempre esperienze personali e non si avverte il piglio del professore ma dell’uomo imbevuto di cultura e di un vissuto rielaborato in modo profondo e vivo.
Semmai è da criticare la scelta della copertina da parte dell’editore. L’immagine dell’uomo con le cuffie e le note (che tra l’altro, mi faceva notare un simpatico libraio amico, ricorda un uomo politico italiano del passato che non ha lasciato gradevoli ricordi) è fuorviante rispetto al tema del testo che non comprende nulla di “musicale”.
Grazie dunque, Giampiero, per aver offerto con semplicità e grazia il frutto della tua esperienza così vivificante a quanto mai necessaria a tutti noi!
Gabriele Arosio

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